Riot, Sciopero, Riot di Clover al Forte Prenestino, Roma
Mercoledi 19 Aprile h 19.00
con Il gruppo Ippolita e il Duka
Joshua Clover
Riot Sciopero Riot
Una nuova epoca di rivolte
Baltimora. Ferguson. Tottenham. Clichy-sous-Bois. Oakland. La lotta del popolo contro lo stato è scesa in strada inaugurando una nuova epoca di rivolte. Queste sono state la principale forma di protesta nel XVII e XVIII secolo. Soppiantate dagli scioperi all’inizio del XIX secolo, sono prepotentemente tornate alla ribalta a partire dalla crisi economica globale del 1973, a causa del declino del lavoro organizzato. Ecco perché riot-sciopero-riot.
Il pluripremiato poeta e studioso Joshua Clover offre una provocatoria chiave di lettura della contemporaneità: ben radicata nella storia, la sua teoria del riot ha notevoli implicazioni politiche per il presente e il futuro.
Dalle prime rivendicazioni salariali alle recenti campagne per la giustizia sociale portate avanti attraverso occupazioni e blocchi, Clover riconduce queste esplosioni di malcontento agli sconvolgimenti di un’economia sclerotica in stato di collasso morale.
Joshua Clover è professore di English and Comparative Literature alla University of California “Davis”. È autore di libri di poesia – tra cui Madonna Anno Domini (1997), The Totality for Kids (2006) e Red Epic (2015) – e di saggi di critica culturale – tra cui 1989: Bob Dylan Didn’t Have This to Sing About (2009) e Roadrunner: A Film About Anthony Bourdain (2021). Riot. Sciopero. Riot (2016) è il suo primo intervento nel campo della filosofia politica.
Traduzione di Lorenzo Mari, scrittore bolognese. Traduce dal-l’inglese (D. Keenan, Memorial Device, 2020, con M. Camporesi; J. Clover e J. Spahr, #Misantropocene. 24 tesi, 2021) e dallo spagnolo (C. Vallejo, Trilce, 2021).