8 e 10 Novembre
Liceo delle Scienze Applicate Galileo Galilei di Crema
Giovedi 8 Novembre LABORATORIO, Gamification e delega emotiva
Sabato 10 Novembre LECTURE, Oltre il perturbante digitale
Nativi digitali
Individui nati insieme alle tecnologie digitali. Il termine vorrebbe individuare una generazione di persone a loro agio con queste tecnologie, in opposizione alle generazioni precedenti, definite immigrati digitali. Diffusa in ambito sociologico e giornalistico, la locuzione non ha valore scientifico dal punto di vista neuro-cognitivo.
Una questione di testa e di abitudini
I nativi digitali non esistono nel senso che persone nate insieme alla Tv (anni Quaranta del XX secolo) possono diventare abilissimi smanettoni, impegnarsi in relazioni interpersonali mediate dai dispositivi digitali, trovare più interessanti e coinvolgenti le realtà multimediali interconnesse rispetto alla quotidianità disconnessa. Ovvero presentare tutte le caratteristiche qualitative e quantitative di uso e abuso dei media digitali riconosciute come peculiari dei cosiddetti nativi.
Tutti gli esseri umani dotati di un cervello possono diventare nativi digitali perché il cervello è estremamente plastico e si modifica molto rapidamente nell’apprendimento di procedure, tanto più se gamificate. Questo non significa affatto che queste persone siano in grado di comprendere, analizzare, modificare e insegnare i meccanismi procedurali che ripetono! La presunta differenza generazionale fra nativi e immigranti digitali si basa sulla confusione fra diverse tipologie di apprendimento e memoria, in particolare fra memoria procedurale e memoria dichiarativa.
Ergonomia cognitiva
Grazie ai supporti digitali possiamo abbassare il nostro carico cognitivo e, per esempio, delegare il compito di ricordare tutti i numeri della nostra rubrica. Il lavoro che dobbiamo compiere viene svolto dalla rubrica, che funziona attraverso regole precise. Un aiuto indispensabile. Non abbiamo seguito nessun corso per imparare a consultare la rubrica cartacea. E nemmeno quella del nostro telefono, o della gestione dei contatti su una piattaforma social. Forse abbiamo dovuto chiedere a qualcuno più smanettone di noi, probabilmente non sappiamo esattamente come funziona, però l’importante è che arriviamo all’obiettivo. Per far questo, dovremo compiere una serie di azioni ripetitive, ovvero ripercorrere una procedura. Seguiamo le tracce manifeste nell’interfaccia della procedura algoritmica pensata da altri per noi. La procedura coincide con i passi dell’algoritmo sottostante. L’organizzazione del nostro sistema cognitivo si basa principalmente sulle facoltà intuitive e sul ragionamento.
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