Anime Elettriche Hanay Raja

Mercoledì 26 Aprile 2017
Aula 2/3, ore 14.00-16.30

MAGGIORI INFO

Seminario con il Gruppo Ippolita

Nell’ambito del corso di Fenomenologia dei media
Docente: Claudia D’Alonzo

Aperto a tutti gli studenti e a pubblico esterno – Anime Elettriche tecniche di profilig

Lo scopo del seminario è stimolare una riflessione critica sui servizi web gratuiti presso un pubblico di utenti medi della rete. L’obiettivo è di condurre i partecipanti ad una ricognizione degli elementi minimi che ne compongono il complesso tecnico e culturale per migliorare la nostra relazione con il mondo digitale.
Le discipline utilizzate variano dalla teoria della comunicazione all’antropologia, dalla filosofia all’informatica. Si affronteranno le basi teoriche di alcuni tra i temi più caldi della critica della rete:
– Il Profiling | Pubblicità mirata e reificazione dell’utente; Economia delle identità; Dal profiling criminale al profiling digitale; Tecniche di profiling. Anime Elettriche tecniche di profilig

Controllo sociale: dal politico all’economico, passando dal criminale.
Che la si chiami economia delle identità o comportamentale, che sia economia della condivisione o economia del dono, si sta sempre parlando, da diverse angolazioni, della stessa cosa: estrarre valore economico, nello specifico profitto monetario, dalla capacità umana di incontrarsi, comunicare, mostrarsi, generare senso, e articolare la complessità dei legami sociali. Detto così non suonerebbe nemmeno malvagio, insomma meglio del petrolio, no? Se non fosse che per produrre denaro in qualche modo bisogna avere delle merci. E come recita un ormai vecchio adagio: “se è gratis, la merce sei tu”.
Profilare l’utente sempre più dettagliatamente è fondamentale per convincere le aziende a investire in pubblicità. Il profitto delle agenzie pubblicitarie, come di tutte le aziende del web 2.0, dipende quasi interamente dalla loro capacità di sviluppare tecnologie di monitoraggio. Il controllo sociale è proposto come unico orizzonte per l’innovazione. Ma controllo di cosa esattamente? Controllo delle nostre identità e dei modi in cui cambiano. Tecnicamente si tratta di possedere una o più base dati (database) di relazioni umane mediate da un dispositivo di condivisione; per esempio ognuna delle app dei nostri smartphone funziona così: un software mette in comunicazione gli utenti tra loro e immagazzina le informazioni prodotte in un data center. Il contenuto, o meglio la funzione per la quale l’abbiamo installata ha un’importanza secondaria perché si tratta di circoscrivere un contesto per le interazioni, ovvero un bacino da cui attingere dati. Tutta l’attenzione dei fornitori del servizio è focalizzata sulla raccolta e lo studio dell’identità e del comportamento dei soggetti umani coinvolti. Avendo a disposizione una serie storica di queste fluttuazioni relazionali è possibile fare delle previsioni dei comportamenti per indurre desideri di consumo, tutto dipende dalla capacità di estrazione di dati (data mining). I soggetti possono essere efficientemente reificati per costituire, in questo modo, segmenti misurabili, all’interno di nicchie merceologicamente rilevanti.
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