Colazione Antisgombero al Leoncavallo

Mercoledì 19 Marzo h 8.30 Via Watteau, Ippolita e Libreria Antigone insieme.

Mercoledi 19 Marzo dalle h 8.30 saremo in via Watteau per partecipare all’iniziativa contro lo sgombero del Leocavallo.

Invitiamo lx compagnx a partecipare e creare con noi un piccolo punto di riferimento fisico dove darsi appuntamento, confrontarsi e scambiare informazioni su quello che sta succedendo.

Lo sgombero del Leo ci riguarda, indipendentemente da quanto ci si riconosca nelle scelte e nelle forme di questa specifica esperienza politica, perché riguarda Milano e la fascistizzazione di tutto lo spazio pubblico del territorio.

Sgomberare il Leoncavallo nel suo 50esimo anno si può definire solo un atto di bullismo repressivo. Una prevaricazione fatta alle vestigia della storia dei movimenti sociali e controculturali da chi si sente nel giusto perché la legalità del profitto sta dalla sua parte. Eppure le accuse di corruzione che hanno bloccato la “Salva Milano” sono arrivate, a ennesima testimonianza che ignori del cemento, dell’edilizia e di fondi immobiliari hanno bisogno usare la legalità a loro piacimento, decidendo di volta in volta cosa è legale e
cosa no a seconda del loro interesse.
È “illegale” chi occupa e va condannato sdegnosamente con la retorica del “pagano i cittadini per bene” ma va benissimo cementificare senza un piano urbanistico che non sia funzionale alla città dei grandi eventi.
La democrazia che si misura al metroquadro ha reso Milano un luogo inospitale, inquinato e orrendamente consumistico.
Le persone artiste e dalle identità creative, le persone froce e trans* che si ribellano al conformismo, le persone migranti Nere e arabe, e tutte quelle che semplicemente si rifiutano di donare la propria vita a servire la popolazione ricca, vengono cacciate negli orli esterni, umiliate e profilate come indesiderabili. La città viene gentrificata con l’assoluto disprezzo per la propria storia popolare, operaia, proletaria e antifascista.
Sgomberare il Leocavallo oggi a Milano significa rimuovere uno dei simboli della memoria condivisa dai movimenti, un gesto vigliacco dal quale non si otterrà nulla se non altro piccolo passo avanti nell’inasprimento della violenza sociale verso un’esistenza di aperitivi militarizzati ben situati tra zone rosse videosorvegliate.
Le case occupate, le iniziative autogestite, i centri sociali, i luoghi di produzione di sapere e controcultura, i mercati spontanei e le comunità artistiche come quella dei Mutoid a Sant’Arcangelo, non dimentichiamola, sono esattamente tutto quello che rende il vivere cittadino humus per l’inaspettato, luogo di nuove pratiche e idee.
Noi ci saremo e invitiamo le nostre amicizie politiche a esserci.

Gruppo Ippolita e Libreria lgbtqia+ Antigone Milano