Due interviste su Genova 2001
In occasione dei vent’anni da Genova, due interviste ad Hanay del gruppo Ippolita sulle giornate di Genova 2001.
per Radio Zam
per Milano in Movimento
Segnaliamo anche il pezzo di Simone Pieranni Indymedia, la libertà sul web uscito per l’Espresso.
Nel novembre del ’99 esplode la contestazione di Seattle, si comincia a parlare di No-global e di tematiche planetarie. Di cosa ti occupavi all’epoca e come hai reagito a questa nuova ondata?
Nel ’99 si tiene a Milano il secondo Hackmeeting, il raduno annuale delle controculture digitali italiane, il primo era stato fatto a Firenze l’anno precedente.
In seguito a questo grande evento collettivo prende avvio l’esperienza degli hacklab, quello del Bulk si chiamava LOA.
Ho sempre pensato fosse un omaggio alla Trilogia dello Sprawl di William Gibson, pietra miliare del cyberpunk, potrei sbagliarmi ma non credo. I Loa sono gli spiriti del vudù afroamericano, gli intermediari tra il mondo umano e quello sovrannaturale.
Nel romanzo i Loa sono in grado di attraversare e proliferare nello spazio “intermedio” della matrice e determinare le sorti dei protagonisti. Il cyberpunk aveva una relazione quasi animistica con le macchine e aveva scelto la musica dub reggae come dimensione psichica per trasportare la tradizione magico religiosa più “roots” nella sfera rarefatta della rete di Internet. Ovviamente eravamo tutt molto influenzati dall’immaginario di quella letteratura. Ne abbiamo fatto spontaneamente una nostra versione che teneva insieme hacking, politiche sociali e drum’n’bass. Non è un caso che il maggiore punto di accumulazione dell’onda sia avvenuto in Pergola.
Comunque, tra il primo e il secondo Bulk (fine ’99 inizio 2000 – Ndr) ho iniziato a frequentare un po’ l’ambiente dell’hacklab.
Nel frattempo tra amiche attiviste del movimento studentesco e del Bulk maturava l’idea di occupare un posto nostro, solo di ragazze. Per quanto il femminismo non fosse un movimento diffuso e organizzato, noi eravamo sicure che la pratica femminista ci avrebbe dato delle risposte.
Così abbiamo deciso di occupare SheSquat. Quest’anno festeggiamo anche quel ventennale.
Da quell’esperienza è nato poi un altro gruppo, questa volta non separatista, che si chiamava XX(Y), cromosoma mutante, che si sviluppa a stretto contatto con un gruppo di hacker del secondo hacklab ReLOAd, quello di Pergola.
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