Hacking del Sé

HACKING DEL SÈ «(…) è una selezione di scritti editi e inediti, il suo oggetto è quello di suggerire alcune possibilità di liberazione e contemporaneamente operare una critica serrata delle tecnologie del dominio. Come movimento siamo in grado di costruire in forma autonoma tecnologie dedicate alle comunità politiche. Tuttavia l’assuefazione ai prodotti del consumismo digitale, con le loro caratteristiche ultra performanti, ci impedisce di fare scelte radicali anche a livello collettivo. Possiamo scegliere in modo critico la nostra alimentazione, vogliamo liberarci dei sistemi normativi etero-patriarcali, difendiamo la libertà animale, siamo di fatto in grado di cambiare la nostra vita, ma c’è una resistenza fortissima a mettere in discussione le tecnologie commerciali di uso quotidiano. C’è quindi una contraddizione che pare insanabile tra la nostra capacità di comprendere i fenomeni di assoggettamento e la nostra volontà di compiere un’azione diretta di liberazione sulle nostre vite. La convenienza e la comodità sono “automatismi categorici” saldamente aggrappati allo standard della razionalità quoti- diana. Uno stile di vita basato su performance, produttività e sfruttamento – di occasioni, opportunità, materie prime, mondo naturale, esseri viventi – che si mostra attraverso il volto rassicurante della facilità di utilizzo. Per questo occorre che l’hacking diventi un’attitudine rivolta anche all’interno di sé, un esercizio di ascolto per disinnescare gli automatismi indotti dalle piattaforme».