Hackmeeting 9-11 settembre 2022
CSOA Gabrio, Torino
L’hackmeeting è l’incontro annuale delle controculture digitali italiane, di quelle comunità che si pongono in maniera critica rispetto ai meccanismi di sviluppo delle tecnologie all’interno della nostra società. Ma non solo, molto di più. Lo sussuriamo nel tuo orecchio e soltanto nel tuo, non devi dirlo a nessuno: l’hackit è solo per veri hackers, ovvero per chi vuole gestirsi la vita come preferisce e sa s/battersi per farlo. Anche se non ha mai visto un computer in vita sua.
Cerchia di discussione su Autodifesa digitale per i centri antiviolenza
sabato – 15:00 (1h) Stanza r
A partire dal racconto dell’esperienza di autodifesa digitale fatta con alcuni centri antiviolenza apriamo a una discussione collettiva con le operatrici che hanno voglia di raccontarsi e cercare reti. Momento orizzontale aperto a tutt (anche operator di altri servizi sociali) Cercheremo di costruirlo non tanto come spazio “sicuro”, in quanto la sicurezza non è un concetto ponderabile (come anche l’informatica insegna) ma “più sicuro”, dove chi partecipa si fa carico di responsabilizzarsi per impedire comportamenti oppressivi/dominazione, e reagire se dovessero capitare.
hanay collettivo Ippolita; nihal e jacopo di Autodifesa femminista PippiLotta Perugia, Circolo Island, LiberamenteDonna cav PG; noe
Presentazione del libro Ombre digitali sul lavoro sociale
sabato – 19:00 (1h) Stanza r
Dalla quarta di copertina: L’utilizzo di piattaforme digitali per la gestione del lavoro sociale sta producendo cambiamenti significativi sia per chi vi opera sia per chi ne usufruisce. Questo libro, frutto di un cantiere socioanalitico autogestito, mette in evidenza alcuni nodi per aprire una discussione in merito. La voracità di dati e numeri, propria degli strumenti digitali di cui gli operatori sono ormai obbligati a servirsi, toglie spazio e valore alle relazioni interpersonali, caratteristica costitutiva del settore dei servizi alla persona. L’entrata in campo dell’intelligenza artificiale, con la sua arroganza organizzativa, esautora l’intelligenza relazionale e ancor più la sua linfa empatica sia nei processi di organizzazione del lavoro che nelle rendicontazioni dei loro risultati. Il “lavoro sociale a distanza”, ossimoro implementato durante il confinamento da pandemia, ha inoltre comportato per gli utenti e per gli operatori un’invasione dei propri spazi personali. La formazione interamente orientata all’uso dei dispositivi tecnologici e la perdita di anonimato per gli utenti di alcuni servizi costituiscono il definitivo superamento del mito della cooperazione sociale.
con Paolo Bellati, che firma la prefazione del libro in dialogo con il gruppo Ippolita
Hackmeeting
Tre giorni di seminari, giochi, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo, per analizzare assieme le tecnologie che utilizziamo quotidianamente, come cambiano e che stravolgimenti inducono sulle nostre vite reali e virtuali, quale ruolo possiamo rivestire nell’indirizzare questo cambiamento per liberarlo dal controllo di chi vuole monopolizzarne lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali e relegandoci in spazi virtuali sempre più stretti.
L’evento è totalmente autogestito: non ci sono organizzatori e fruitori, ma solo partecipanti.