Lunedì, 25 Marzo, 2019 – 11:00
Tools of Conviviality – Ivan Illich “reloaded” per i media studies
Quando: lunedì 25 marzo 2019, 11:00 – 13:00
Dove: aula S Fieravecchia, via Fieravecchia 19, Siena
Ivan Illich tecnologie conviviali
All’interno del corso di Sociologia della Comunicazione, sarà ospite Marco Liberatore del collettivo Ippolita e discuterà dell’importanza del pensiero di Ivan Illich per i media studies e per lo studio dei media digitali contemporanei.
Rif. Bibliografici: Illich, I. (1973), Tools of Conviviality, New York: Harper and Row
Pauly, J. J. (1983). Ivan Illich and mass communication studies. Communication Research, 10(2), 259-280 Ivan Illich tecnologie conviviali
Educazione ambientale, come la pedagogia libertaria ci insegna a fare comunità
“Il vero obiettivo dell’educazione, come quello di ogni altro processo morale, è di generare felicità”, così diceva il filosofo inglese William Godwin nel 1797.
Che l’educazione sia fondamentale per crescere è cosa ovvia, ma che sia anche la via per diventare individui consapevoli, responsabili e autonomi, lo è sempre meno.
La formazione è un nodo che lega insieme una quantità straordinaria di prospettive, significati, problemi e possibilità. Per questo è spesso stata un momento cruciale e strategico.
Comunità educanti
Le élite di ogni tempo e luogo si sono sempre avvantaggiate dal fatto di possedere un’istruzione superiore, al fine di perpetuare più facilmente la propria supremazia.
È però solo in epoca moderna che si è cominciato a pensare diffusamente a modelli pubblici di scuola. Da allora il dibattito e le proposte si articolano sulle possibili risposte a tre domande capitali: cosa insegnare? come? con quali obiettivi? Se nella maggior parte delle volte la risposta degli Stati coloniali e delle organizzazioni religiose è stata la riproduzione del modello sociale in essere, non sono mancate proposte radicalmente differenti. Tra istanze conservatrici (e conservative) e progressiste, figurano anche una lunga serie di sperimentazioni di marca schiettamente libertaria che hanno avuto – e hanno tuttora – il merito di scardinare i poli di un dibattito spesso irrigidito da posizioni dogmatiche.
Fiori che crescono
C’è un rapporto speciale tra idee libertarie e pratiche pedagogiche. Un legame che notoriamente prende corpo nelle riflessioni di alcuni pensatori e in numerose – anche se misconosciute – proposte. Una relazione certo non nuova, dato che le prime riflessioni in questo ambito vengono fatte risalire da diversi studiosi a William Godwin, uno dei precursori del pensiero anarchico. Tra gli altri possiamo sommariamente ricordare anche gli autori Lev Tolstoj, Francisco Ferrer, Paulo Freire, Ivan Illich, solo per fare qualche esempio. A questi temi la casa editrice Eleuthera ha dedicato un’attenzione speciale in più di un’occasione. E da poco ha pubblicato Educazione Incidentale, di Colin Ward, una raccolta di saggi e articoli curata da Francesco Codello, a sua volta autore di numerosi saggi su questi argomenti. L’educazione incidentale è quel particolare tipo di azione pedagogica che valorizza i diversi tipi di ambiente in cui il bambino è inserito, siano essi urbani o extra-urbani.
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