Materialismo magico per Alleanze dei corpi

Sabato 21 settembre h 10,30 Padiglione Feltre – Via Giacosa Parco Trotter con Arianna Forte, Jessica Murano e Marta Palvarini modera Lavinia Hanay Raja.

 

Materialismo Magico è una cerchia di discussione curata da Hanay Raja del gruppo Ippolita per il festival Le Alleanze dei corpi diretto da Maria Paola Zedda che quest’anno dedica la sua parte centrale al tema della Transmateria. La cerchia immagina la transmateria come espansione della percezione corporea per cogliere l’interconnessione tra tutte le cose e le loro possibili implicazioni politiche. Evocare nuovi immaginari magici per guarire dalle ferite del patriarcato e del binarismo eterosessita. Connettere l’ancestralità con le tecnologie per cercare alternative alla violenza del capitalismo neoliberale. L’attivismo diventa materialismo magico, evocazione di forme e codici dalla materia vibrante della carne del mondo. Per rimestare nel calderone del nuovo materialismo sono invitate Arianna Forte curatrice d’arte indipendente, Marta Palvarini designer di giochi di ruolo e Jessica Maurano storica della medicina e della psichedelia.

La sezione centrale del progetto è dedicata alla TRANSMATERIA, una tre giorni, dal 20 al 22 settembre, concepita come uno spazio dove artistǝ, ricercatricǝ, studiosǝ insieme alla cittadinanza, riflettono sul presente a partire da un’indagine sulla materia, attraverso cui ribaltare le posture e le gerarchie del pensiero antropocentrico, cogliere gli strumenti politici e l’apertura degli immaginari che la materia evoca quando la si osserva dal suo lato sinistro, inaddomesticabile, vitale.  Un contesto dove ripensare e ripensarsi situandosi tra le sue pieghe, su un lato oscuro, fantasmastico che mette in crisi le categorie binarie tra vivente e non vivente, umano non umano, ridefinendo e sconquassando assetti e posture, in forme fluide e ibride.

Secondo le parole di Ilenia Caleo, che co-cura il simposio, TRANSMATERIA è una dedica al cuore selvaggio delle cose dove ascoltare “materie oscure che ci sussurrano storie oscure, di fantasmi, batteri, infestazioni, microdimensioni, parassiti. Di paure e di tremori. Che per essere raccontate richiedono saperi mobili a contatto con la parola, la poesia, la magia, con temporalità ancestrali e futuri che premono per uscire. La vita vista dalla vita – scrivere da lì, da quel sito affollato e obliquo, essere implicite. Noi siamo di sbieco.”

Insieme a Ilenia Caleo, il programma artistico vede la collaborazione  curatoriale di Francesca Marconi, Barbara Stimoli per il programma generale, e di Lavinia Hanay Raja, con particolare riguardo alla cura della sessione dedicata al magico. Le tre giornate sono dedicate rispettivamente alla spettralità e ai lati oscuri delle materie (20), al magico (21), allo scarto, ai resti e alle necropolitiche (22), in collaborazione con Archive e la galleria ON/OFF.