Dalle 18 alle 20 si svolgerà presso La Scuola Open Source la presentazione del libro Tecnologie del dominio curato dal Collettivo Ippolita ed edito da Meltemi Editore. Il libro sarà presentato da Collettivo Ippolita, l’incontro sarà moderato da Alessandro Tartaglia.
Le parole delle tecnologie del dominio sono molte, e riguardano tutti gli abitanti del pianeta Terra, anche non umani, anche le macchine. Alcune sono antiche, altre sono di nuovo conio; spesso sono termini inglesi: Algoritmo, Big Data, Blockchain, Digital labour, Gamificazione, Internet of Things, Pornografia emotiva, Privacy, Profiling, Trasparenza radicale e altre ancora.
Sono collegate fra loro da una fitta trama di rimandi e sottintesi, una rete di significati colma di ambivalenze e incomprensioni. Insieme compongono il variegato mosaico della società presente e di quella a venire. In questo quadro emerge come ideologia prevalente l’anarco-capitalismo, una dottrina vaga eppure molto concreta nei suoi effetti devastanti sui legami sociali, la costruzione delle identità individuali e collettive, la politica.
Vi proponiamo un estratto dal libro Tecnologie del Dominio, Meltemi editore
Profilazione digitale
La profilazione (profiling) è l’insieme delle tecniche che serve per identificare il profilo dell’utente in base al comportamento.
Origine del termine
Il profiling digitale è stato sviluppato sulla base del suo predecessore culturale, il profiling criminale. Questa tecnica di indagine cerca di tracciare un profilo psicologico dell’autore di un reato in base alle sue modalità di esecuzione. Il modo in cui si comporta descrive la sua personalità.
Esistono decine di film e serie televisive che ritraggono la figura professionale del profiler. Si tratta di uno psicologo che cerca di portare alla luce dei pattern, cioè degli schemi ricorrenti nel modo di agire di un individuo. Questi modelli regolari del comportamento sono utili per anticipare il momento del reato e poter intervenire cogliendo sul fatto l’autore. L’identità è dunque sovrapposta alla condotta personale. Così come il profiling criminale identifica il comportamento del delinquente, allo stesso modo il profiling digitale identifica il comportamento dell’utilizzatore dei servizi utente.
Si tratta di un notevole avanzamento rispetto alla più classica fidelizzazione (dalla parola fidelity, fedeltà) che si attua con la raccolta di informazioni di una carta fedeltà al supermercato. Si tratta di un monitoraggio che non include solo i consumi correnti, ma che anticipa i desideri di consumo, così come il profiler criminale anticipa il momento e il modo del reato. Il campo di studio degli schemi ricorrenti non è la semplice area di acquisto, ma l’interezza delle interazioni e dei sentimenti che una persona può sviluppare in un ambiente sociale predisposto via web.
Si tratta di acquisire un codice, ovviamente in forma ridotta, dei legami sociali e dunque dell’identità che si costruisce nelle relazioni con gli altri.
Nel web commerciale siamo tutti sottoposti al controllo che si userebbe per identificare un criminale. È difficile riuscire a immaginare la portata di questo cambiamento perché siamo abituati a pensare che il tema del controllo sociale sia di esclusivo appannaggio politico, mentre oggi è diventata una prerogativa commerciale. Non si spiegherebbe altrimenti lo scandalo suscitato dal caso Prism nei confronti dell’amministrazione USA che spia la popolazione, mentre non vi è scandalo o panico morale di fronte al controllo perpetrato dalle multinazionali del digitale, molte delle quali, tra l’altro, sono state i principali fornitori di dati al governo statunitense per il suo programma di sorveglianza.
Obiettivi della profilazione digitale
Il profiling è essenziale per reificare la persona cioè per trasformarla in un oggetto misurabile. La reificazione (dal latino res, cosa) è il procedimento di creazione di un modello semplificato sul quale compiere elaborazioni come se si trattasse di un insieme qualsiasi di dati di altro tipo.
È importante sapere che siamo tutti sottoposti al profiling, indipendentemente dall’uso che facciamo dei servizi gratuiti: sia per scambiarsi commenti sul mondo del calcio sia per fare attività politica, culturale, professionale. La profilazione è il modello di business del web gratuito, da cui lo slogan “se è gratis la merce sei tu”.
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