Ippolita tecnologie e conflitti Marco Liberatore

Presentazione dei volumi TECNOLOGIE DEL DOMINIO, Meltemi e  ETICA HACKER E ANARCO-CAPITALISMO Milieu

Zazie nel Metrò – Baretto de Quartiere,  Via Giovenale 16, Roma Pigneto

Vi proponiamo l’intervista di Andrea Fumagalli al gruppo Ippolita sul tema delle cryptovalute che è stata inclusa tra i brani della raccolta Etica hacker e anarcocapitalismo:

Una conversazione con il gruppo Ippolita  sullo sviluppo del Bitcoin e delle blockchain come potenziale strumento decentralizzato e peer-to-peer di emissione di una nuova moneta. A otto anni dalla sua creazione (2009), il Bitcoin mantiene ancora quell’aurea di alternatività (ammesso che l’abbia mai avuta) che ha accompagnato la sua diffusione? O, invece, non è altro che un’ennesima innovazione “sociale” funzionale alla crescita del capitalismo finanziario e alla soluzione di alcuni nodi nati con la crisi finanziaria dei sub-prime?

  1. Il Bitcoin è la cripto-moneta che senza dubbio ha avuto il maggior successo. Secondo voi, quali sono le ragioni del suo successo?

Il bitcoin (XBT), creato nella rete Bitcoin, è la prima criptovaluta decentralizzata che non è rimasta al semplice stadio di prototipo. Ha avuto un periodo di incubazione durato anni, durante i quali, si presume, sono stati messi a punto i particolari che la definiscono: il limite assoluto di produzione della moneta, i tempi e i mezzi per farla (l’attività di mining – verifica delle transazioni), le caratteristiche di funzionamento della blockchain, l’utilizzo della crittografia asimmetrica per i wallets (portafogli). Inoltre ha avuto il destino di diventare una valuta molto apprezzata sul mercato nero del cosiddetto dark web, sicuramente per praticità ma anche a causa di un fraintendimento nel pensare che la crittografia sia usata per rendere anonime, se non addirittura cifrare, le transazioni; cosa assolutamente falsa: la crittografia serve a firmare e indicizzare le transazioni, che al contrario sono pubbliche ed inscindibilmente legate agli utenti. Infine, essendo la prima criptovaluta balzata agli onori della cronaca in tutto il mondo, ha catalizzato gli interessi e l’attenzione di un gran numero di persone, diventando una specie di fenomeno di massa. Di fatto, anche se esistono moltissime sperimentazioni in corso, la gran parte dei non addetti ai lavori ignora l’esistenza e il funzionamento delle altre criptovalute e tende a identificare ogni moneta digitale con i bitcoin, facendoli diventare semanticamente sinonimi.

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